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martedì 9 aprile 2013

La società delle api

Oggi vogliamo soffermarci un attimo sul più importante insetto sociale che l'uomo ha saputo adottare: l'ape.
Le api, prese singolarmente, sono insetti quasi insignificanti. Di per sè, deboli. Il singolo individuo ha scarsissime probabilità di sopravvivenza nel mondo naturale.
La caratteristica stupefacente è che l'ape non è mai sola. L'alveare è un unico organismo vivente che opera in grande sintonia sia all'interno dell'alveare stesso sia all'esterno, nell'ambiente al quale si è adattato.
Un'organizzazione perfettamente evoluta, chiave di volta di tutto l'ecosistema che l'uomo ha saputo sfruttare per i propri fini produttivi.
Le api hanno approfittato di questa collaborazione. Loro producono tanti prodotti unici, non replicabili dall'industria e l'uomo dà in cambio una casa confortevole, cure e protezione per tutto l'anno.

Al pari delle formiche, le api hanno una società talmente complessa e ordinata che nei secoli hanno affascinato centinaia di studiosi.
Non sono ancora chiari tutti i meccanismi che regolano questa metropoli di insetti volanti.

L'allevamento di api (o apicoltura) può essere un'importante alternativa per produrre in luoghi ove non sia possibile fare altro: terreni incolti, boscati, scoscesi o anche in zone urbane periferiche abbandonate e, addirittura, sulle terrazze cittadine.  
L'investimento iniziale piuttosto esiguo e gli spazi necessari minimi fanno di questa attività un possibile sbocco produttivo per differenti tipologie di persone.

 

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