Ciò su cui noi vogliamo portare l'attenzione non è tanto sulla produzione in sè ma su tutti gli effetti complementari che l'orto crea.
L'orto urbano non è uno spazio produttivo come un altro. E' un luogo di scambio, di convivenza, di aggregazione e di amicizia. La produzione passa in secondo piano. Quello che importa è creare un gruppo, un interesse, una massa culturale tale per cui l'orto simboleggia il cambiamento.
Un GRAZIE va a Claudio Cristofani e al suo staff che a Milano, attraverso l'organizzazione Angoli di Terra, rende possibile tutto ciò!
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