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mercoledì 24 luglio 2013

Tecniche insolite

Oggi parliamo di particolari tecniche colturali che possiamo utilizzare nel nostro orto per migliorare la nostra produzione.

Sono tecniche che si basano sul controllo della parte verde della pianta (foglie e germogli).

Bisogna anticipare prima un'informazione. La foglia, come qualsiasi organo vivente, ha una vita definita. Nasce, cresce, muore e viene sostituita da altre nuove foglie.
Difficilmente una foglie rimane attiva per tutta la stagione vegetativa. Anche se noi le vediamo verdi, in realtà la loro produzione di zuccheri, dovuta alla fotosintesi, cala inesorabilmente.

Le foglie hanno anche importante funzione di copertura e ombreggiatura di parti sensibili. Una fitta chioma può impedire ai raggi solari di passare e mantenere un'umidità più alta al di sotto della chioma stessa.

Le due tecniche di cui parliamo oggi sono utilizzate proprio per modificare la chioma e/o sostituire le foglie vecchie.
In gergo si chiamano: SCACCHIATURA (O SFOGLIATURA), SFEMMINELLATURA E CIMATURA.

Prendiamo per esempio la coltivazione del pomodoro che si presta ad entrambe le tecniche.

LA SCACCHIATURA (O SFOGLIATURA):
La scacchiatura (o sfogliatura), come dice il termine stesso, consiste nel togliere alcune foglie in alcuni momenti precisi.

E' utile, alle volte, mantenere una buona copertura fogliare nelle prime fasi di maturazione (quando il piccolo pomodoro è verde) poichè, specie nelle zone più calde d'Italia, questo permette di evitare pericolose bruciature che rovinerebbero il pomodoro. Le foglie possono proteggere anche dai violenti temporali estivi creando uno scudo elastico che impedisce alle grosse e forti gocce di pioggia di danneggiare il frutto.
Il maggior numero di foglie fa sì che anche l'umidità rimanga ottimale e che la pianta vada in stress idrico con maggior difficoltà. E' bene sapere che il frutto in crescita (specie nelle prime fasi) ha bisogno di moltissima acqua e che uno stress idrico bloccherebbe irrimediabilmente la crescita.   

Allora perchè c'è bisogno di togliere le foglie?

Quando il frutto è sviluppato e sta cercando di virare il colore dal verde al rosso è il momento di defogliare.
L'epidermide (buccia) del pomodoro si assottiglia e diviene sensibile agli attacchi fungini. Arieggiare la chioma togliendo delle foglie vicino ai frutti permette di diminuire l'umidità e il rischio che si sviluppino i funghi.
Il frutto rimane sotto il sole e i raggi UV bombardano la buccia e uccidono moltissimi batteri (anche patogeni).
Attraverso il sole non si ricorre a fitofarmaci.
Il frutto, che prima aveva bisogno di tantissima acqua, ora ne ha bisogno di meno per maturare. L'acqua si riduce e gli aromi si concentrano rendendo gustoso il pomodoro. Se non si esegue questa pratica c'è il rischio che il pomodoro resti acquoso.
Il sole inoltre rende possibile la sintesi di una quantità maggiore di licopene (la sostanza che rende rossi i pomodori). Questa molecola è un antiossidante fenomenale e utilissimo per una corretta dieta alimentare.

(prima della sfogliatura: le frecce indicano le foglie che andranno tolte)



LA SFEMMINELLATURA:

La sfemminellatura è una pratica utilizzata per togliere le "femminelle".
Una "femminella" è un germoglio nato da un'ascella fogliare. Un germoglio dell'anno che si accresce lateralmente rispetto al fusto principale.

Molti credono che si tolgono le femminelle perchè non sono produttive. Questa è una credenza sbagliata. Le femminelle, pur producendo meno, sono in grado di originare fiori e quindi frutti.
Oltre a questo, i nuovi germogli sono un validissimo messo per "ringiovanire" la chioma con foglie nuove e ad alta resa fotosintetica.

Allora perchè c'è bisogno di togliere le femminelle?

C'è bisogno di effettuare la sfemminellatura per gli stessi motivi della sfogliatura. Circolo di aria e sole all'interno della chioma ma anche, in caso di media-alta produzione, per velocizzare e semplificare la raccolta dei pomodori.
Una pianta di pomodori può produrre anche una decina di femminelle che crescono velocemente e che andrebbero a creare una chioma disordinata.
Noi consigliamo di non togliere tutte le femminelle ma di concentrarsi solo su quelle che partono nei primi 40-50 cm.
Questo fa si che nella zona maggiormente produttiva (proprio quella dalla base fino a metà altezza) ci sia circolo d'aria e semplicità di chioma.
Lasciare le femminelle alte vuol dire aver un buon numero di foglie nuove e attive nel luogo dove i raggi solari sono maggiori (la cima della chioma). Questa presenza non darà fastidio in momento di raccolta.
Gli zuccheri prodotti dalle foglie hanno sempre andamento distale-basale, cioè si muovono con maggior vigore dalle foglie alle radici.
Se le foglie nuove sono in alto e il frutto e in basso si ha una maggior concentrazione di zuccheri nel frutto e un maggior aroma.

(il dito indica una femminella che sta crescendo)



LA CIMATURA:
Per cimatura si intende il taglio netto della cima principale della pianta.
Alcune piante e alcune varietà crescono troppo in altezza. Sappiate che il fusto è come una linea del tempo. I frutticini che comunque cresceranno in alto o lontani dalla base sono "partiti" dopo e molto probabilmente non faranno in tempo a maturare entro la fine del ciclo.

Non solo. Gli ultimi frutticini succhiano comunque energia e zuccheri alla pianta. Sostante che potrebbero andare nei veri frutti in maturazione sono deviate in altri frutti destinati a marcire acerbi sulla pianta.

Per questo si esegue la cimatura. Per evitare che la pianta sprechi energia su frutti "fallimentari" piuttosto che concentrarla su frutti buoni che sono quelli che interessano noi.
Oltre a ciò non c'è da dimenticare che una pianta troppo alta o troppo lunga e più debole. Può cadere, rompersi, intralciare la chioma della pianta vicina. 
Ogni pianta ha la sua altezza (lunghezza) massima ottimale. Per il pomodoro può essere alto 1,70m al massimo, per una zucca si contano i frutticini. Una pianta può nutrire 2 o al massimo 3 zucche e non oltre e per cui si cima il tralcio principale che va oltre, privilegiando tralci secondari più compatti.   

 (pianta prima della cimatura)

 (pianta gestita in modo corretto: sfogliata, sfemminellata e cimata)

GESTIRE LA CHIOMA DI UNA PIANTA VUOL DIRE, NON SOLO AVER FRUTTI MIGLIORI, MA ANCHE DOVER AFFRONTARE MINOR PROBLEMATICHE SANITARIE E QUINDI EVITARE L'UTILIZZO DI PRODOTTI CHIMICI.
UNA CHIOMA ORDINATA PERMETTE MINOR SPRECO DI ENERGIA, DI ULTERIORI LAVORI INUTILI E UNA MAGGIOR FACILITA' DI CONTROLLO E RACCOLTA. 


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