Translate

Cerca nel blog

domenica 21 luglio 2013

La naturalità del terreno

In questo post parliamo di ciò che non bisogna fare quando vogliamo iniziare a costruire e mantenere un orto.

Il punto focale che dobbiamo sempre tenere presente è: MAI ANDARE CONTRO NATURA!
Ve lo diciamo non perchè siamo i classici alternativi ma semplicemente perchè la natura delle cose è molto più forte di noi individui.

La prima cosa da fare è osservare un prato stabile. Cosa s'intende per "prato stabile"?
E' un prato che apparentemente è immutabile nel tempo. Un lembo di terra che ha raggiunto un equilibrio nella sua evoluzione.

(prato stabile montano, da notare la varietà di specie vegetali)

Noteremo come non vi sia terreno stabile che non abbia copertura. Per cui il nostro orto dovrà avere copertura (pacciamatura).
Inoltre si può vedere l'assortimento di specie vegetali. Anche nel nostro orto dovranno convivere differenti specie per un giusto equilibrio.

Il nostro obiettivo è utilizzare bene le nostre energie senza buttarle cercando di combattere contro l'evoluzione normale dell'orto. Sarebbe come cercar di remare contro una fortissima corrente.

Non dilunghiamoci troppo.

La prima cosa da fare è tagliare l'erba presente. Rastrellate l'erba tagliata e lasciatela seccare perchè servira per creare la pacciamatura.

(taglio e raccorta dell'erba da seccare)

Ora potete girare il terreno. Ebbene sì, dopo sta predica di seguire la natura dovete agire contro corrente ma solo per un breve periodo e solo all'inizio.

Il girare il suolo togliendo il cotico erboso, ci permette di osservare il sottosuolo con maggior dettaglio. Possiamo verificare la presenza di ostacoli che potrebbero danneggiare le future coltivazioni. Non solo sassi o radici ma anche variabilità di suolo, presenza e distribuzione di detriti.
Dobbiamo eliminare tutti gli ostacoli.
Dopodiché bisogna assolutamente lasciar riposare il terreno al fine di ristabilire l'equilibrio.

 (girare il terreno serve per verificare le condizioni del suolo)

Togliere il cotico erboso significa selezionare il tipo di copertura. La copertura che vogliamo è una copertura morta, che non cresce, che non ha alcun fabbisogno e che non dia quindi fastidio alle nostre future piantine.
L'erba secca tenuta dal taglio sarà la nostra pacciamatura.

Tenete anche il cotico erboso. Scrollate la terra in eccesso intrappolata tra le radici e mettete il cotico a bagno in acqua per velocizzare i fenomeni di degradazione. Alla fine avremo un liquido denso, marrone scuro con odore di sottobosco e terriccio umido che è un buonissimo ammendante da utilizzare come concime se non si ha a disposizione del letame.

E' bene preparare il terreno nel tardo autunno in modo che la terra abbia il tempo di riequilibrarsi in inverno aiutata dalle precipitazioni e dall'irraggiamento solare meno potente.

In primavera, un mese circa prima di cominciare il vostro primo anno di coltivazioni, distribuite sul terreno il vostro concime fatto d'erba e, nel caso non basti, del letame maturo (meglio di cavallo, se riuscite a trovarlo).
Girate il terreno senza andare in profondità come avete fatto in autunno ma solo lo stretto necessario per poter interrare il concime.
Assicuratevi di aver tirato in piano il terreno. Utilizzate un rastrello per l'operazione di livellamento.

Ora siete pronti per seminare o piantare ciò che vorrete.

Ogni volta che occupate parte del vostro orto dovrete coprire tutti gli spazi vuoti attraverso il fieno di vostra produzione. Spargete l'erba secca in modo disordinato e assicurandosi di incrociare gli steli creando un tappeto uniforme e spesso 2-3 cm.

 (distribuzione dell'erba secca tra le piantine)

Vedrete che se si rispetta l'equilibrio del suolo potrete coltivare ottimi ortaggi con un uso di energia fisica nettamente minore rispetto al tradizionale orto a suolo nudo.

Nessun commento:

Posta un commento