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mercoledì 1 maggio 2013

Il nostro futuro

Vogliamo parlare della connessione tra mondo agricolo naturale e nuove generazioni.
Il tema è forse il più attuale che si può trovare.
Ci è giunta voce che in molte scuole primarie si trova, sempre più spesso, il tempo di portare i bambini a contatto con il mondo vegetale.
Si moltiplicano le iniziative. Da qualche vasetto di ortaggi tenuto in classe a veri e propri orti didattici. Non è più una realtà isolata ma una comune abitudine più che positiva.
L'obbiettivo non  è tanto creare stupore negli alunni ma far si che le prossime generazioni rimangano in contatto con il mondo naturale e vegetale.
Negli ultimi decenni questo rapporto si è velocemente disgregato allontanando di fatto un'intera fetta di popolazione ad ignorare totalmente l'aspetto produttivo del settore primario.

Non è pensabile educare il giovane motore sociale tralasciando gli aspetti ambientali, rurali e produttivi.
Grazie a queste piccole iniziative è possibile frenare il processo diseducativo, innestare la retromarcia e cambiare binario didattico.

Noi non vogliamo certo che tutti i bambini odierni diventino agricoltori. Ognuno seguirà la propria strada ma non è pensabile ignorare da dove derivi il cibo che si assume ogni giorno.

Non vogliamo più sentire ragazzini convinti che il latte sia creato già nella confezione, che l'insalata nasca già lavata e imbustata e che hamburger si materializzi magicamente nel panino del fastfood.

Ogni iniziativa come quella qui allegata, va incentivata, va diffusa e adattata a tutti gli istituti scolastici in modo che gli studenti (fin dalla tenera età) siano futuri cittadini più attenti e consapevoli.


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