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lunedì 13 maggio 2013

Animali giardinieri

Dal 2011 conviviamo con una crisi economica e sociale sempre più aspra.
Una crisi destinata a cambiare le logiche che in precedenza guidavano la nostra società e che ci porterà a cambiare gesti e abitudini consuete.

Si comincia a tagliare (è proprio il caso di dire) i costi superflui per rendere accettabili i bilanci famigliari e aziendali.
Tra le spese che si eliminano c'è sicuramente il mantenimento del verde pubblico e/o privato.
Si, ok, ma non si possono trascurare del tutto gli spazi verdi decorativi. Pensate ad una azienda con del verde attorno, che impressione farebbe vedere le sterpi che crescono fuori dalla porta d'ingresso?

Qua nasce l'idea. Dato che il verde va comunque mantenuto, perchè invece che utilizzare mezzi meccanici non utilizzare gli animali?
Si prenderebbero così i famosi due piccioni con una fava. Niente carburante bruciato (con quel che costa!), niente riparazioni, niente addetto che guida il mezzo (uno stipendio in meno) ma solo degli animali che, mentre mantengono il prato, si nutrono a gratis.

No, non è l'idea di un pazzo alternativo ma uno studio serio di un ente come l'ENEA.
Dal giugno 2011 è partita la sperimentazione. 8 Asini che pascolano nel verde del centro sperimentale che hanno dato l'avvio a queste pratiche uniche.

Ora ci troviamo 1200 pecore che pascolano nel parco della Whirpool a Varese (quella delle lavatrici), asini che brucano all'ospedale di Asti, che sfalciano le rive delle autostrade a Treviso e comuità montane che richiedono asini per la pulizia del sottobosco al fine di prevenire incendi.

Un esercito di manutentori del verde pubblico e privato su quattro zampe.

Alleghiamo il pdf ufficiale del progetto ENEA.
"Progetto pilota per la gestione integrata del verde nel Centro"

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