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venerdì 10 maggio 2013

Belle e pericolose






Belle vero? Tanto belle quanto pericolose. Anche l'Italia ha le sue specie vegetali di una bellezza mortale.
Queste in foto sono delle Digitali (Digitalis purpurea), piante estremamente importanti in medicina e utilizzate come cardiotonico ma molto pericolose se maneggiate con imprudenza. Basta assumere una porzione di qualunque organo (foglie, fiori o radici) per morire a seguito di collasso cardiocircolatorio.

Come lei ce ne sono altre, più o meno tossiche, che meritano di essere conosciute per poterle evitare.
Queste piante di certo si fanno ammirare. Solitamente sono appariscenti con colori accesi. Le più pericolose sono annuali o biennali (come la digitale) e, per cui, sono piante erbacee che si possono frequentemente trovare nei prati collinari o montani.

Le cinque specie selvatiche più pericolose che si trovano frequentemente durante le nostre scampagnate sono: l'Aconito, il Colchico, la Cicuta, il Veratro e la nostra amica Digitale.

Ve ne sono una moltitudine che possono comunque creare problematiche sanitarie non trascurabili e che a dosi elevate possono portare a morte.

Per conoscerle meglio vi consigliamo di consultare una guida affidabile alle piante selvatiche anche perché alcune di queste specie tossiche assomigliano ad altre commestibili. Nel periodo in cui non vi sono organi tipici della specie (per esempio mancano i fiori) o si ha davanti una piantina ancora piccola, il riconoscimento diventa impresa davvero complicata.
Capita, non di rado, che persone inesperte colgano specie a cui  si dovrebbero tenere a una certa distanza.

Per questo vi consigliamo di studiarvi questo pdf che abbiamo trovato in rete. Parla delle piante pericolose che si possono trovare nelle zone alpine e prealpine. In realtà queste piante sono piuttosto rustiche con un areale di distribuzione ampio che sconfina da questa zona anche in zone appenniniche.

PRESTATE SEMPRE ATTENZIONE A COSA STATE OSSERVANDO!

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