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mercoledì 29 maggio 2013

La follia dell'acqua in bottiglia

Quante persone comprano acqua in bottiglia?
Perchè si compra acqua in bottiglia?
Cosa spinge i consumatori a comprare un bene che, in realtà abbiamo già a casa a minor prezzo?

Escludendo le zone in cui, per differenti motivi, l'acqua dell'acquedotto è imbevibile sia dal punto di vista sanitario che organolettico, ci si accorge che noi tutti compriamo acqua confezionata.
Anche chi potrebbe bere tranquillamente la propria acqua preferisce pagare di più per avere acqua che arriva da chissà dove.
Il costo ambientale di queste bottiglie è spaventoso: plastica o vetro, trasporti, macchinari, prelievo idrico. Tutto mosso da ulteriore petrolio.
Tutto causa di inquinamento.

Non è pensabile continuare a finanziare multinazionali cresciute sulla vendita di un prodotto come l'acqua. E' un mercato falsato. Dov'è la domanda? Perché il consumatore richiede l'acqua in bottiglia?

E' un caso da psicologo. Insomma noi tutti non siamo certo disposti a pagare un piatto di pasta 500€ eppure siamo disposti a comprare dell'acqua rincarata con proporzioni simili.

Il video che alleghiamo a questo post spiega proprio lo stano ciclo dell'acqua in bottiglia.

Fortunatamente stanno prendendo piede iniziative locali per l'utilizzo dell'acqua pubblica. Si stanno creando le famose "acque del sindaco" che sono dei distributori automatici di acqua (naturale o gasata) prelevata dalla rete comunale.
Si stanno anche diffondendo i gasatori di acqua che stanno spingendo all'uso dell'acqua presente nelle abitazioni che di certo è controllata, locale, economica e a minor impatto ambientale.

...e allora... un brindisi a tutti con acqua autoctona!


 

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