Translate

Cerca nel blog

domenica 4 agosto 2013

TERRAXCHANGE: Vincere l'isolamento dei piccoli

Come più volte detto all'interno di questo blog, noi sosteniamo moltissimo iniziative come quelle degli orti urbani.
Alcuni poggiano su organizzazioni piuttosto consolidate e portano avanti dei progetti ambiziosi, altri sono più piccoli, semplici gruppi di persone che riutilizzano spazi abbandonati vicino al proprio quartiere.
Altre zone ancora sono curate da giardinieri erranti, i cosiddetti "Guerrilla Gardener", che occupano una zona degradata per poche ore e la riportano a nuova vita.

Da mesi studiamo questo fenomeno, nella nostra pagina Facebook e Youtube potrete trovare i tra i nostri "Mi Piace" e "Iscritti" moltissimi attivisti.
Gli osserviamo, studiamo le loro mosse, guardiamo le loro attività, a volte dedichiamo a loro qualche post sul nostro blog.

Ci sono alcuni gruppi di orticoltori che superano il centinaio di attivisti e, in tutt'Italia siamo convinti che questo numero superi abbondantemente il migliaio.
Nonostante questo esercito di orticoltori, siamo convinti che non abbiano abbastanza voce in capitolo.

Anche se l'esercito è grande, senza organizzazione non ha speranza di riuscire!

Ciò che noi abbiamo notato nelle nostre osservazioni è che, il più delle volte, le azioni svolte da un gruppo sono incentrate sul gruppo stesso. Capita molto spesso che gruppi vicini non si riescano a "parlare" non perchè non vi sia volontà, sia ben chiaro, ma perchè non c'è uno strumento adatto alla "intercomunicazione orticola".
Il gruppo di una città non comunicherà con il gruppo di un'altra città (o sarà estremamente raro che lo faccia!).

Voi direte che è normale; insomma, cosa ha da spartire un gruppo di Milano con uno di Napoli?

Cosa ha da spartire? Certo non il terreno, ma qualcosa di molto più importante.
Cosa c'è di più importante del terreno nell'ambito di un orto urbano?
C'è la socialità, l'informazione, l'organizzazione, la capacità visionaria di riorganizzare degli spazi inutilizzati. Questo per noi è più importante della semplice azione di zappare la terra.

La coltivazione di gruppo è una normale conseguenza di queste capacità "logistiche". Ogni orto urbano si regge su queste fondamenta. Che sia grande e organizzato o piccolo e gestito da una manciata di persone, ciò che fa produrre qualcosa di buono è questo.

Allora perchè non pensare di organizzare tutti i gruppi nazionali e, perchè no, anche quelli esteri in un unica grande organizzazione?
Perché non creare una piattaforma in cui tutti i gruppi possano registrarsi, localizzarsi e comunicare con altri gruppi?
Sono tante le informazioni che possono essere mandate da un gruppo all'altro.

Anche le maggiori organizzazioni orticole già presenti in Italia come Zappata Romana (Roma) o Gramigna (Bologna) o Friarielli Ribelli (Napoli) sono comunque entità troppo piccole per far peso a livello nazionale per poter aver voce e cercar concretamente di cambiare metodo di sviluppo della società.
Non possono nulla e non certo per colpa loro.

Noi stiamo creando una piattaforma sulla quale tutti gli orticoltori, indipendentemente se singoli o organizzati in gruppi, se nazionali o stranieri, se giovani o anziani, se utilizzatori di spazio pubblico o di giardino privato, possano parlarsi e comunicare con altri orticoltori.

Il suo nome è TerraXchange.


Il nostro portale sarà, naturalmente, gratuito poichè un ambito così sociale, ambientale e importante come questo deve essere completamente accessibile da tutti.
TerraXchange, inoltre sarà luogo ove i proprietari di appezzamenti inutilizzati e di scarso valore commerciale possono mettere a disposizione il loro bene a chi possa prendersene cura.
Terreni marginali saranno dati in gestione ad altri concittadini per installare orti urbani, mantenere lo spazio verde, organizzare eventi "green" e molto altro ancora.
Il proprietario e il gestore si accorderanno per il "canone d'affitto" che in realtà non è un canone. Il gestore, infatti, si impegna a dare al proprietario parte degli ortaggi coltivati o il loro corrispettivo valore commerciale.
  
L'organizzazione fa nascere una vera comunità orticola di una certa mole e questa è l'unica possibilità di svolta verso un mondo veramente sostenibile dove ogni spazio incolto sia strappato dalla cementificazione, dal degrado e dall'abbandono.

Una svolta senza precedenti!

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

 terraxchange.it (in costruzione)

NOSTRI CANALI:

Facebook ----------> facebook.com/terraXchange

Twitter--------------> twitter.com/terraxchange

Pinterest ------------> pinterest.com/terraxchange/



Nessun commento:

Posta un commento