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mercoledì 14 agosto 2013

Girotondo delle verdure!

Chi non ha mai sentito parlare di rotazione colturale pluriennale?
Venne inventata nei primi decenni del 1600 a seguito di osservazioni ed esigenze produttive. Questa tecnica colturale fu talmente importante da divenire la base della "Prima Rivoluzione Agricola".

I contadini si erano accorti che piantare la stessa coltura nello stesso terreno per più anni consecutivi portava ad un decremento di produzione piuttosto veloce ed evidente.
In terreni già poveri, neppure incrementando la concimazione si potevano apprezzare i risultati sperati.

Molto probabilmente qualche contadino, stufo di faticare per nulla, decise di cambiare coltivazione. Caso vuole che la coltura scelta fosse proprio quella giusta. I risultati furono eccellenti.

Da quel momento tutti i contadini cominciarono a sperimentare e ruotare. Studiosi dell'epoca cercarono di fornire spiegazioni e sistemi standard per ottimizzare il ciclo di coltivazioni. Furono scritte diverse opere scientifiche a riguardo.

 (ambiente rurale medioevale, da notare la varietà di coltivazioni)

Questa tecnica fu ampiamente usata in tutto il mondo anche a seguito della "Seconda Rivoluzione Agricola". Quella riforma colturale dettata dalla comparsa di macchinari in ambito agricolo. Il periodo è contemporaneo alla più famosa "rivoluzione industriale". Si pensava che la meccanizzazione fosse la soluzione a tutti i problemi (in parte lo è... ma solo in parte!).
Anche se la rotazione rimase pratica importante, la crescente necessità di standardizzare la filiera produttiva cominciò a farla vacillare.

(il trattore è stato un grosso passo in avanti)

La pratica della rotazione fu cancellata dall' "Agricoltura Moderna" o "Rivoluzione Verde" o, come la chiamiamo noi, "Falsa Rivoluzione".
Negli anni '60 si scoprì che la rotazione era solo una perdita di tempo. L'importante era meccanizzare e standardizzare il prodotto. Poche coltivazioni, tutte uguali.
Si erano inventati i fitofarmaci. Usati come armi chimiche nelle guerre mondiali vennero impiegate nell'industria agricola in dosi massicce.
Fu la panacea. Costi bassissimi di produzione, standardizzazione, ottimi guadagni.
Il problema è che tutto durò qualche decennio (ricordiamo che la rotazione fece produrre molto per secoli!). La terra stessa si ribellò.
Poca diversità significa epidemie globali, aumento dei parassiti e distruzione di intere zone agricole. Avere un prodotto identico in tutto il mondo porta ad avere pochi grandi produttori che fanno il mercato e una miriade di piccoli produttori completamente tagliati fuori.
La cosa più grave è però un'altra: il crescente impoverimento del suolo.

Non a caso a seguito della Falsa Rivoluzione vi è stato un improvvisa crescita del tasso di desertificazione e di erosione del terreno fertile.


 (tipico esempio di monocoltura)

Più si fertilizza, si lavora il terreno e si utilizzano sementi produttive ma esigenti più si impoverisce il suolo. Più si impoverisce il suolo e più è necessario utilizzare fertilizzanti chimici, lavorare strati più profondi e utilizzare semi più produttivi per sperare di coprire i debiti.

Un circolo vizioso che ha portato decine di migliaia di contadini in tutto il mondo a chiudere la propria attività coperti di debiti e con un terreno divenuto improduttivo. Molti si sono suicidati. In India questo fenomeno è chiamato "La strage dei contadini".

L'agricoltore (che sia grosso latifondista o semplice persona che coltiva il proprio orto) ha l'obiettivo di mantenere il suolo produttivo.

Ecco perchè vi forniamo alcune strade per attuare, anche a casa, la rotazione colturale dei vostri ortaggi.

Prima di tutto. Regola fondamentale. Mai piantare le stesse verdure nello stesso luogo.
Si possono effettuare due tipologia di rotazioni principali.

La prima si basa sull'esigenza nutrizionale delle colture. Ogni ortaggio è maggior/minor esigente rispetto ad un altro.
Una volta trovate le esigente degli ortaggi si mettono in ordine dal più esigente al meno esigente.

(schema di divisione di orto)
 
Noi abbiamo ipotizzato due anni di riposo. Se avete poco spazio potete prendere in considerazione solo uno e, se riuscite a gestire bene gli ortaggi ed integrare la fertilità con altre tecniche (sovescio, concimazione naturale, ecc...) potete anche non saltare nessun anno. 


ORTAGGI MOLTO ESIGENTI (solitamente tutti gli ortaggi da frutto): carciofo, pomodoro, zucca e zucchina, cetriolo, melanzana, peperoni, fragole, ma anche patate, cavoli, cardi, ecc…)

ORTAGGI MEDIAMENTE ESIGENTI: barbabietola, asparago, aglio, cipolle, porro, finocchio.

ORTAGGI POCO ESIGENTI: carote, aromatiche, prezzemolo, spinacio, bietole, cicoria, lattughe, rucola.

L'altra tecnica è quella di verificare le affinità tra specie e famiglie differenti.
Ci sono alcune specie che producono bene se ne seguono alcune mentre si trovano svantaggiate se ne seguono altre.

La tabella qui sotto mostra proprio questo. Se nel nostro orto abbiamo piantato le carote, l'anno successivo sconsigliamo di piantare il sedano o il prezzemolo; meglio le liliacee (aglio e cipolla).

Coltura

favorevoli
sfavorevoli
asparagi
cereali, fragola
asparago, carota, patata,
bietola 
cipolla, fagiolino
spinacio
carciofi
bietola, frumento, patata, pomodoro,
carciofo
carote
aglio,cipolla,cucurbitacee,grano, patata, porro,
asparago,bietola, prezzemolo, sedano
cavolo cappuccio
lattuga, cipolla, cereali, pisello, carota
brassicacee
cipolle
cetriolo, leguminose, patata, pomodoro
cavolo, bietola
fagiolini
cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cetriolo
bietola,cucurbitacee
indivia
ravanello
lattuga
porro, spinacio
lattuga, mais dolce
melanzane
chenopodiacee,cucurbitacee, solanacee
patate
cavolfiore,zucchino,melone,fagiolino,pisello,
senape, cereali
melanzana,patata,peperone, pomodoro
pomodori
bietola,cavolfiore,cereali,cipolla,crucifere, fagiolino, sovescio di graminacee, spinacio
asparago,melone, pomodoro, solanacee
radicchio
pisello, porro
lattuga
spinaci
cavolo cappuccio
spinacio
zucca
cucurbitacee,leguminose, solanacee
zucchina
cavolo,pisello,fagiolino,fava,porro,patata, lattuga, cereali
cucurbitacee,melone,cetriolo, pomodoro

Unendo le due tecniche si ottengono le massime potenzialità produttive.

Questa tecnica può portare numerosi vantaggi che si possono sintetizzare attraverso questa massima: produrre varietà con il minimo delle risorse.

Gli orti domestici sono solitamente di scarse dimensioni e per questo potrete anche pensare che tutto questo non sia adatto a voi. In realtà proprio per le sue esigue dimensioni, l'orto di casa è il primo spazio da destinare a questa tecnica colturale.

Vorremo che tutti voi ripensiate la modo di fare orticoltura. Nel momento di progettazione invernale ricordatevi di questi consigli, vedrete che ne rimarrete soddisfatti.

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